Tedeschi tra le favorite. Loew punta su Kroos e Harvetz
Dimenticare i mondiali russi di due anni fa: è questo l'imperativo della Germania per Euro 2020. Se la vittoria ai mondiali brasiliani aveva portato a credere che ci sarebbe stato un dominio simile a quello della Spagna dal 2008 al 2012, invece in Russia la nazionale tedesca è clamorosamente uscita durante la fase a gironi per mano della Corea del Sud ed ora ha la possibilità di ricattarsi a Euro 2020 dopo un 2018 da dimenticare con il fallimento anche in Nations League.
La selezione allenata da Joachim Loew si è qualificata alla fase finale di Euro 2020 conquistando 21 punti, perdendo solo la partita casalinga contro l'Olanda e mettendo a segno tantissime reti.
Dopo l'annus horribilis teutonico Loew ha svecchiato la squadra, dando spazio ai tanti giovani promettenti che il calcio tedesco sforna ogni anno. Inserita nel girone della morte con Francia e Portogallo (gruppo F) la Germania è tra le favorite per la vittoria finale forte di una squadra che ha in Toni Kroos la sua stella, vero faro della Mannschaft.
Il geometrico centrocampista del Real Madrid - che il Bayern Monaco nel 2014 si fece sciaguratamente scippare - è uno dei pochi veterani della squadra campione del mondo nel 2014 ed è elemento insostituibile in mezzo per la capacità di dare equilibrio e l'intelligenza tattica. E se non ha sempre brillato con il suo club, con la Nazionale riesce ad essere sempre determinante. Nella Germania del futuro osservato speciale è Kai Havertz.
Il 22enne fenomeno del Bayer Leverkusen, è uno degli astri nascenti della nazionale di Loew. Superba visione di gioco e calma sotto pressione giostra tra le linee della squadra di Loew. Inseguito dalle big di mezza Europa (Juventus compresa), valutato tra i 70 e i 90 milioni di euro, Havertz non difetta certo di personalità. Talento classico unito a un’intelligenza moderna, si ispira a Mesut Ozil, il fantasista di origine turca campione del mondo nel 2014.
Joachim Loew, 59 anni, è sulla panchina della Mannschaft dal 2006, quando Jurgen Klinsmann si dimise lasciando spazio al suo ex assistente. Dopo un argento e un bronzo agli Europei, ecco la vittoria del Mondiale brasiliano del 2014 e il successivo rinnovo di contratto fino al 2018 per scacciare gli assalti delle big europee. Anche se proprio nel 2018, al Mondiale russo, la sua Germania è stata la vera delusione della competizione, uscendo alla fase a gironi con Messico, Svezia e Corea del Sud. Fece scalpore, soprattutto, la sua scelta di non convocare la stella del City Leroy Sane, oggi punto fermo del nuovo corso. Loew ha dichiarato che l'Europeo sarà l'ultima avventura sulla panchina dei 'panzer', poi farà spazio ad altri. Il nome più gettonato è quello di Hans-Dieter Flick, allenatore del Bayern 'pigliatutto' che, però, non ha ancora detto "si". L'obiettivo dell'attuale ct, però, è di chiudere in bellezza la sua lunghissima esperienza sulla panchina di una delle Nazionali più forti del mondo. L'Europeo è un'occasione.