Ripetere fasti del 'Wunderteam' è difficile, ct Foda ci proverà
Dal 'Wunderteam', o 'Squadra delle meraviglie', è passato quasi un secolo: la compagine che il mitico Hugo Meisl riuscì ad allestire, nel corso degli anni successivi, ha lasciato spazio ad ambizioni sempre meno consistenti e tangibili, aprendo un limbo di sogni svaniti e di progetti mai realizzati.
L'Austria del calcio, che negli anni Trenta trovava sempre l'Italia fra sé e la gloria (sconfitta nella semifinale del Mondiale 1934, a Roma, ma anche nella finale delle Olimpiadi 1936, a Berlino), non è più riuscita a ripetere certe imprese, come quando a Stamford Bridge spaventò i 'maestri' inglesi, vittoriosi 'solo' per 4-3.
Da allora, la Nazionale austriaca non è più riuscita a osare o a ritagliarsi una dimensione internazionale, fatta di risultati e di traguardi raggiunti. Dopo l'esperienza nell'Europeo francese di cinque anni fa, adesso si ripresenta a una fase finale del torneo continentale con l'obiettivo di superare il turno e approdare così nella fase a eliminazione diretta. Il compito dell'Austria nel Girone C, con l'Olanda e l'Ucraina favorite, non sarà per niente facile.
La Nazionale austriaca oggi è guidata da Franco Foda, ex difensore tedesco, originario di Magonza, che da calciatore riuscì a totalizzare due presenze con la maglia della Germania, prima di vivere una lunga esperienza sulla panchina dello Sturm Graz, squadra con la quale ha vinto un titolo e una Coppa nazionale. Nel 2018 ha preso fra le mani la Nazionale austriaca e ha già dichiarato che la propria squadra si allenerà fra le mura di casa, per poi spostarsi a Bucarest, dove disputerà un paio di partite (la terza è in programma ad Amsterdam, proprio contro gli olandesi).
Oltre al bomber Marko Arnautovic, va tenuto d'occhio Konrad Laimer, giovane talento versatile del Lipsia dei miracoli, vero e proprio motorino del centrocampo, pericoloso sulla fascia e roccioso in difesa. Spicca anche David Alaba, esterno del Bayern Monaco, uno degli elementi più esperti a disposizione del ct. Di Valentino Lazaro si dice un gran bene, tuttavia nell'Inter non è riuscito a entrare nelle grazie di Antonio Conte, al punto che il club nerazzurro lo ha ceduto in prestito.
L'ultima vittoria dell'Austria nella fase finale di un torneo ufficiale risale al Mondiale italiano del 1990, dunque 31 anni addietro: 2-1 agli Stati Uniti che, assieme all'allora Cecoslovacchia, erano inseriti nel girone vinto a punteggio pieno dall'Italia guidata da Azeglio Vicini e trascinata da Totò Schillaci.
E' la terza partecipazione degli austriaci a una fase finale dell'Europeo, dopo il 2008 ospitato in condominio con la Svizzera, e quello del 2016, sui campi francesi. La squadra di Foda, che era inserita nel girone di qualificazione con Polonia, Macedonia, Slovenia, Israele e Lettonia, si è qualificata da seconda con 19 punti, grazie alla conquista di sei vittorie, ma anche di un pareggio e di tre sconfitte: 19 i gol fatti, 9 quelli subiti.