Pagelle azzurri
DONNARUMMA 6.5 : la prima parata al 18' della ripresa su Zuber arrivato sottoporta, ed e' preziosa per non consentire alla Svizzera di riaprire il match. Gioca spesso con i piedi a ricostruire dal basso l'azione azzurra, quasi fosse un libero aggiunto, per evitare il pressing alto degli svizzeri e a fine primo tempo deve uscire di testa su lancio lungo inseguito da Seferovic
DI LORENZO 6.5: resta molto più cauto dello spezzone di partita all'esordio, stasera è ben rintanato la' dietro a coprire la spinta di Rodriguez, su cui fa muro alla mezzora. La sua precisione tattica consente comunque a Berardi di scatenarsi sulla stessa fascia, 20 metri piu' avanti. Elegante nella finta difensiva che disorienta Seferovic, prezioso anche per fermare la battuta di Shaqiri quando l'Italia e' gia' 2-0
BONUCCI 6.5: gli tocca spesso Seferovic, a volte Shaqiri che gira largo e prova a entrare, e assolve al compito con senso di posizione. Poi si dedica a far ripartire l'azione da dietro
CHIELLINI sv: prova ad essere protagonista al 19' col gol, che il Var gli annulla.La sua e' una partita fisica, di forza, e lo paga col problema muscolare che lo costringe a uscire presto. Dal 24' pt
ACERBI 6: entra bene in partita, soffrendo un po' quando Embolo si sposta dalla sua parte in cerca dello sprint giusto. Ma ci mette esperienza e forza e se la cava
SPINAZZOLA 6.5 : se da quella parte l'Italia e' incontenibile, non e' merito di Insigne ma suo. Devastante quando scende palla al piede e dribbla, i suoi cross sono preziosi per Immobile anche se no sempre precisissimi. Fa anche la diagonale difensiva, spreca il gol del raddoppio a fine primo tempo poi tira il freno a mano lasciando da quella parte spazio alle incursioni di Immobile
BARELLA 6.5: fatica un po' a trovare ritmo e posizione nel mezzo del fitto centrocampo svizzero, ma poi risolve col solito dinamismo. Entra nel vivo delle azioni, come quella del 2-0, ma gli manca lo spunto per l'inserimento. Dal 40' st CRISTANTE sv
JORGINHO 6.5: regista arretrato, detta i ritmi e fa girar palla ma non sfrutta gli spazi più ampi concessi dall'avversaria di stasera. Che non sia regista offensivo si capisce quando sul 2-0 spreca un contropiede con un filtrante non certo da n.10
LOCATELLI 8.5: il primo gol e' una vera perla, il secondo una prova di coordinazione al tiro da scuola calcio. Sull'1-0, l'azione e' aperta e chiusa da lui, frutto di una grande intesta col compagno del Sassuolo Berardi ma sopratutto di un modo stupendo di pensare il calcio. Gioca dall'inizio quasi trequartista, e da subito e' il piu' brillante. Fino all'uscita con standing ovation. Dal 41' st PESSINA sv
BERARDI 7: anche stasera fa pesare forma e qualita' tecniche. Sfugge quasi sempre sulla linea laterale, e li diventa devastante come nell'azione dell'1-0. Quando invece taglia dentro non trova l'uno-due giusto. Spreca il possibile 3-0. Dal 24' st TOLOI
IMMOBILE 6.5 : gira a lungo a vuoto, e solo quando l'Italia e' avanti prova a sfruttare gli spazi che la Svizzera deve lasciare. Ma spreca troppo, una volta nel primo tempo e due nel secondo, in azioni che sono le sue tipiche. Poi chiude la serata con un destro da fuori area per il 3-0 che e' un premio alla caparbieta'
INSIGNE 6: appare lento nell'ideazione della giocata, troppo spesso in cerca del colpo a effetto quando basterebbe il tocco semplice sul compagno smarcato. Come quando spreca in finale di primo tempo un contropiede 3-3 o azzarda un pallonetto da dentro l'area. Dal 24' st CHIESA sv Ct
MANCINI 7: Il suo è un vero e proprio messaggio all'Europa: c'è una via al bel gioco che non passa per i fuoriclasse. La sua Italia non ne ha, ma va all'attacco in maniera corale e spesso scrive la storia delle partite anche in bella grafia, oltre che con buoni contenuti. Dopo aver battuto 3-0 la Turchia, gli azzurri si ripetono: e stavolta gli avversari non erano così scarsi. Vero è che il torneo è ancora lungo, ma il segnale di questa sera è forte: al tavolo dei grandi, quando si decideranno le prime posizioni, l'Italia di Mancini conta di esserci