Ha dovuto lasciar perdere il golf, in nome dell'Europeo. Questa sua passione per l'altro sport, che pratica oltre al calcio, rischiava di costare cara a Gareth Bale. Ora, però, per paura che potesse farsi male, fra mazze e palline, il commissario tecnico Ryan Giggs - una specie di istituzionale per il calcio britannico - gli ha proibito di dedicarsi alle traiettorie sul green, mentre i tifosi del Real Madrid, che già non gli perdonano di non parlare ancora lo spagnolo, gli rimproverano di anteporlo agli interessi calcistici. Eppure, il Real lo paga profumatamente, però 'Mister 100 milioni' non si cura delle critiche e tira dritto per la propria strada. La sua esperienza con i 'blancos' ha conosciuto altre battute a vuoto, fino al prestito nel Tottenham di Mourinho, poi esonerato. Club a parte, che sia di sponda spagnola o inglese, Bale il meglio riesce ancora. darlo in Nazionale, dove risulta un pessimo cliente. Gli azzurri sono avvisati. Bisognerà tenerlo d'occhio, per evitare possa fare danni.
E' deciso a disputare un grande Europeo, dopo quello del 2016, nel quale trascinò il Galles fino alle semifinali, e fa notare a chi lo critica che l'estate scorsa Zidane lo voleva lontano da Madrid, ma lui si è preso la rivincita, convincendo in varie occasioni il tecnico delle 'merengue' a schierarlo nella formazione titolare.
Detto che ci sono state anche volte in cui il gallese non è stato neppure convocato, mesi fa era Bale che voleva andarsene, attratto da un'offerta irrinunciabile arrivata dalla Cina che lo avrebbe reso, secondo l'agente Jonathan Barrett, il calciatore più pagato del mondo. Il Real non ha voluto cederlo, e ora è tutto dimenticato in nome dell'Europeo, perché quando gioca in Nazionale Bale sente in modo particolare il peso, anzi l'onore, di rappresentare quel Galles di cui sa di essere un'icona. Poi, in rinvio del torneo per... Covid e il passaggio al Tottenham, con il gallese che è tornato alle origini e ha un po' ritrovato se stesso.
E poi, come ha detto il diretto interessato "per me è certamente più emozionante giocare nel Galles che nel Real Madrid. Con alcuni dei miei compagni di Nazionale gioco assieme da quando avevamo 17 anni, ed è come ritrovarsi con vecchi amici al parco. Fra loro c'è anche il Ramsey che balbetta nella Juve. Nel Galles parlo la mia lingua e mi sento perfettamente a mio agio". Non gli rimane che dimostrarlo sul campo.