L'Inter lo ha già individuato per il dopo Handanovic e, tra un anno, potrebbe farsi avanti. Intanto Peter Gulacsi, classe 1990, vuole confermarsi portiere di primo livello, e l'occasione giusta gliela forniranno questi Euripei, in cui l'Ungheria è inserita nel 'gruppo di ferro' con Francia, Germania e Portogallo. Con le sue parate cercherà di opporsi ai campioni del mondo e a quelli d'Europa in carica, oltre ai tedeschi che sono clienti sempre molto pericolosi. Se così sarà Gulacsi si dimostrerà davvero la 'stella' della nazionale magiara di Marco Rossi e il prezzo del suo cartellino salirà. Buon per il Lipsia, attuale squadra dell'estremo difensore ungherese e 'bottega' cara per chi acquista, ma l'Inter, se davvero l'affare andrà in porto, farà comunque un buon investimento. Creciuto nel MTK Budapest, già da giovanissimo Gulacsi viene notato dagli osservatori inglesi e a 17 anni passa in prestito al Liverpool, che lo manda a fare esperienza nelle serie minori: prima al Hereford United e poi al Tranmere Rovers, in League One, e successivamente esordisce in Championship come portiere dell'Hull City. Nonostante tante buone prestazioni, non riesce a trovare spazio nei Reds, e nel 2013 viene ceduto a titolo definitivo al Salisburgo, da dove la sua carriera decolla. Infatti in due stagioni Gulacsi vince due volte campionato e coppa nazionale in Austria, e disputa i preliminari di Champions e un'Europa League, arrivando fino agli ottavi. Scontato, nel 2015 il trasferimento nell'altra squadra della galassia Red Bull, il Lipsia, che versa tre mlioni per averlo e dove l'ungherese toglie il posto allo svizzero Fabio Coltorti, affermandosi come uno dei portieri più interessanti della Bundesliga e d'Europa. A Lipsia diventa infatti uno degli artefici dell favola di questo team che in pochi anni passa dalla seconda divisione tedesca fino alla semifinale di Champions League, e mette insieme esperienza a livello di calcio internazionale. Nel 2019 viene premiato come 'giocatore ungherese dell'anno e in nazionale, dove gioca dal 2014, prima toglie il posto da titolare a una leggenda come Gabor Kirali, quello che giocava con i calzoni della tuta, e poi è stato tra i protagonisti della crescita dell'Ungheria degli ultimi anni, che ha portato alla qualificazione a Euro 2020. Attento e reattivo tra i pali, viene spesso coinvolto nel gioco del RB Lipsia di Julian Nagelsmann, che punta molto sulla costruzione dal basso, e ha dimostrato di saper gestire il pallone anche coi piedi. Il Lipsia gli ha prolungato il contratto fino al 2025, annuncio che ostacola i piani dell'Inter, che voleva sfruttare la scadenza del contratto nel 2023 per assicurarsi il portiere a un prezzo più basso. Ma di sicuro Beppe Marotta non molla, e tornerà alla carica per averlo.