"Siamo pronti a scrivere una pagina di storia per il nostro paese". E' il mantra del Portogallo alla vigilia di una sfida, quella contro la Francia, che potrebbe regalare al popolo lusitano il primo grande trofeo internazionale. Un successo che cancellerebbe la delusione per la finale persa in casa da favoriti contro la Grecia nella notte di Lisbona del 2004, e cambierebbe anche il corso della storia che ha visto la nazionale lusitana soccombere sempre contro i francesi in Europei e Mondiali (ultimo successo in amichevole nel 1975), a cominciare proprio sul suolo di Francia da quella semifinale dell'84 al Velodrome di Marsiglia, quando in vantaggio per 2-1 nei supplementari furono dapprima raggiunti e poi sconfitti all'ultimo minuto da un gol di Michel Platini. Proprio quel Platini che Cristiano Ronaldo, l'uomo dei record, ha raggiunto a quota nove gol sbloccando la semifinale contro il Galles, con un terzo tempo degno di Michael Jordan. E' proprio lui, che 12 anni fa era in campo allo stadio Da Luz, suona la carica ai compagni, convinto che la sua estate, cominciata con la vittoria in Champions a fine maggio, possa essere indimenticabile per il suo paese. "Ho sempre sognato di vincere con la mia nazionale - le parole di Cr7 - Potrebbe essere qualcosa di enorme se ci riuscissi. Io ci credo, così come i miei compagni, il paese e tutta la comunità lusitana qui. Sono contento perché ho sempre voluto giocare ancora una finale dopo quella del 2004 e ora finalmente posso". Stavolta la pressione non sarà certo sulle spalle dei lusitani, chiamati semmai a sovvertire il pronostico che vede Griezmann e compagni favoriti: "Avranno l'intero paese dalla loro parte - ha aggiunto Ronaldo - ma è una finale ed io lo so bene: tutto può succedere. Giocheremo al massimo e lotteremo fino alla fine. Dall'inizio del torneo nessuno ci ha battuto e spero che neanche la Francia riesca a fermare il nostro sogno".