A Cristiano Ronaldo mancava solo un titolo con la nazionale per entrare definitivamente nella storia del calcio lusitano, prendendo il posto della leggenda Eusebio, la 'Perla del Mozambico'. Per questo CR7 era forse il calciatore più atteso a Euro2016 come lo era ai Mondiali in Brasile, due anni orsono.
Nato a Funchal, nel 1985, Cristiano Ronaldo non è più un giovane di belle speranze, ma un campione consumato, 'costretto' ormai solo a dare conferme del proprio valore, ma anche tutt'ora in grado di fare la differenza, nel tiro come nel dribbling. Capace di invenzioni formidabili, che accendono l'entusiasmo dei tifosi e, se in condizione, non ha eguali nel mondo. Grazie anche a un lavoro atletico certosino, all'impegno costante nella cura della condizione. Il suo rendimento è migliorato di anno in anno, fino a portarlo ai vertici del calcio. Cristiano Ronaldo ha vinto lo stesso numero di Palloni d'Oro di Johan Cruijff, Marco Van Basten e Michel Platini, tanto per fare dei nomi a caso, ma ha avuto la disavventura di imbattersi in una 'pulce' fantasmagorica di nome Leo Messi che gliene ha probabilmente tolti almeno altri due.
Con la vittoria degli Europei ha saldato i conti con la fortuna in Nazionale, dove non aveva sempre trovato adeguati partner. Si è trovato, dunque, a predicare nel deserto, ma lo ha fatto splendidamente, permettendo al Portogallo di collocarsi fra le squadre più temute, magari solo per la sua presenza in campo.