"Solo a sentirla, Italia-Germania ti mette i brividi": Antonio Conte ha ottenuto la sua piccola vittoria personale, far cambiare a tutta Europa - Italia compresa - idea sul valore della sua nazionale. Pero' assicura di non essere appagato dalla splendida serata con la Spagna e dai quarti raggiunti. ora che alla porte c'e' la partita da mito, il remake di Messico '70, Spagna '82, Dortmund 2006. "Stavolta incontriamo senza dubbio la piu' forte del torneo - dice Conte subito dopo aver mandato a casa la Spagna - ma non dobbiamo smettere di avere fame: finora siamo stati straordinari, sabato a Bordeaux dovremo essere titanici".
Non si nasconde, Conte, che il momento del calcio italiano " e' difficile, perchè siamo senza tanti talenti: il segreto e' stato di fare questo gruppo una squadra, non una nazionale selezionata". Cosi' e' arrivato il momento di togliersi un sassolino sulla scarpa: "Vorrei che mi fosse ripetuta stasera la domanda su vittoria o fallimento, in caso di mancato passaggio ai quarti...", dice il ct rivolto al cronista che dopo l'Irlanda aveva posto la questione. Tranne poi virare sul sorriso scaramantico: "Ha portato bene, rifatemela un'altra volta prima dei quarti". Comunque vada, questo sara' ricordato come l'Europeo di un'Italia sorprendente.
"Mi chiedete se mi dispiace lasciare dopo l'Europeo? I giocatori lo sanno, sono un animale da campo: e quando in certi posti alcune cose non ti sono permesse, lo capisci..Ma sono affezionato alle persone con cui lavoro, e chissa', forse un giorno tornero' su questa panchina". Ora c'e' da godersi il momento e pensare alla Germania: Thiago Motta e' squalificato, De Rossi e' uscito zoppicante dopo aver preso male la sostituzione ("spero di recuperarlo, ma provero' soluzioni alternative, di ripiego") e Candreva e' in forse. "Non ce lo nascondiamo, e' una partita in salita. A marzo a Monaco - ricorda - ci hanno battuto 4-1: fu risultato anche eccessivo, pero' ci ha tolto delle certezze. Con la vittoria di questa sera recuperiamo autostima, ma non le distanze da loro: sono i piu' forti di questo torneo, nessun dubbio. Pero' sulla carta il calcio e' uno, in campo un altro", ripete, come aveva detto preparando la sfida alla Spagna.