Lontano dal lusso, dagli effetti speciali e da ogni mania di "grandeur", Tolosa non ha voluto uno stadio nuovo per gli Europei, nonostante lo Stadium cittadino sia stato costruito addirittura nel 1937 per i mondiali di Francia dell'anno seguente.
Lo Stadium, in gran parte rinnovato e soprannominato "piccolo Wembley" per la sua somiglianza con il glorioso e datato impianto inglese, sorge sull'isola del Ramier, sulla Garonna, il fiume che attraversa Tolosa. Dal centro del Capitole ci si arriva a piedi in 10 minuti. Ha subito ristrutturazioni nel 1950, poi nel 1997 prima dei mondiali di Francia 98. Subì danni per l'esplosione chimica della fabbrica AZF e un nuovo cantiere fu aperto nel 2002. Infine, ultimo ammodernamento per Euro 2016: scartato un primo progetto che avrebbe portato la capacità a 40.000 posti (troppo caro, 72 milioni di euro), il Comune ha ripiegato su una proposta meno costosa, 46,6 milioni e 33.300 posti.
La squadra di calcio del Tolosa ha un centro tecnico, un centro di formazione e la sede societaria in edifici adiacenti, una caratteristica che rende possibile un lavoro efficace per tutta la "famiglia" tolosana del calcio. Nell'ambito della ristrutturazione per gli europei, è stato varato un nuovo prato "ibrido" composto da fibre naturali e sintetiche, di facile manutenzione e grande resistenza. Nell'occasione non sono mancate le polemiche fra calcio e rugby per i pendii a bordo campo, declinanti verso le linee del fallo laterale, una caratteristica consentita dalle regole calcistiche ma non da quelle della palla ovale. Alla fine, si è trovato un compromesso fra regole e adattamento dei due lati del campo e lo StadeToulousain ha potuto giocare sullo stesso terreno del Tolosa calcio.