Ha da poco compiuto 30 anni ed è un pilastro della Nazionale romena guidata dal santone Iordanescu. CiprianTatarusanu, portiere della Fiorentina, sarà chiamato in Francia a difendere i pali della porta della Nazionale. E lo farà al culmine di una carriera in crescendo. Non ama i riflettori, il clamore, una certa mediaticità: tipo riservato e con pochi peli sulla lingua, tutto casa e campo, il portierone della Viola è l'uomo in più di una formazione che - per merito suo, ma non solo - subisce poche reti. L'esperienza italiana lo ha completato e adesso Tatarusanu è pronto a ritagliarsi un posto nella storia del calcio rumeno.
Escluso dalla solita trafila delle Nazionali fino all'Under 21, Tatarusanu, fino all'età di 25 anni, non è stato mai convocato dalla Nazionale maggiore, quindi è diventato il numero 1 incontrastato della Romania, dopo essere divenuto titolare nella Steaua Bucarest. Nel 2010, alla vigilia della prima convocazione, para due rigori negli spareggi di Europa league, contro il Grasshoppers Zurigo; nel 2014 compie un altro passo avanti, approdando nella Fiorentina. C'è chi lo paragona a Ducadam, lui si è tirato fuori, preferendo evitare accostamenti impegnativi. Tuttavia, l'attinenza con le prodezze dal dischetto porta spesso un portiere romeno a essere paragonato alla leggenda che neutralizzò ben quattro penalty nella finale della Coppa dei Campioni vinta dalla Steaua Bucarest contro il Barcellona 30 anni orsono. L'approccio difensivo alle partite del ctIordanescu fa di Tatarusanu uno dei cardini del gioco della Romania. La conferma arriva dal fatto che la Romania, nelle qualificazioni europee, è riuscita a limitare i danni, diventando la migliore difesa. I romeni hanno subìto appena due gol in 10 partite. Numeri che non ammettono discussioni.