Con cinque gol ha trascinato la Slovacchia agli Europei e non ha intenzione di fermarsi qui, visto che anche nel Napoli è tornato ad essere se stesso, oltre che un vero capitano. Marek Hamsik è la stella di una squadra, quella del ctJanKozak, che in Francia vuole stupire.
Possessore di un paio di scarpini da calcio ancor prima di nascere (suo nonno ne comprò un paio appena seppe che avrebbe avuto un nipotino) il campione con i capelli a cresta ha superato le incertezze napoletane dell'era Benitez ritrovando con Sarri un uomo che lo ha messo nel fulcro del gioco. Lo stesso gli succede in nazionale, dove Kozak lo trova "molto maturato" e adesso si sente per un ruolo di primo piano grazie anche a un istinto delle rete quasi da bomber più che da centrocampista.
In Italia arrivò, a Brescia, quando era ancora minorenne e Corioni lo pagò 5 milioni e mezzo di euro. La sua versatilità e capacità di 'leggere' il gioco ne hanno fatto subito un protagonista, al punto che due anni e mezzo fa il Napoli disse di aver rifiutato un'offerta inglese da 60 milioni.
Ora però l'uomo che non si ferma mai e spesso si allena anche nei giorni di riposo pensa ad Euro 2016 e alle sfide con Inghilterra, Russia e Galles che non lo spaventano. Infatti ritiene che il sorteggio di Parigi sia stato favorevole alla Slovacchia. "Poteva andarci peggio, e ora sarà fondamentale la nostra prima partita, contro il Galles". Gioca in nazionale da 9 anni e non può deludere proprio adesso che la Slovacchia vuole fare bene come ai Mondiali del 2010, magari andando oltre gli ottavi di finale, come non le riuscì' in Sudafrica.