Ha tenuto l'Inghilterra con il fiato sospeso ma Hodgson potrà contare su di lui. Wayne Rooney è il simbolo di quella nazionale inglese che nelle qualificazioni europee ha ottenuto dieci vittorie in altrettante partite, l'ex 'Pelèbianco' autore di innumerevoli prodezze con la maglia del Manchester United, ed eccezionale per costanza di rendimento e doti tecnico-acrobatiche.
Da bambino sognava di fare il pugile poi però il destino gli ha messo un pallone fra i piedi e fin dall'esordio e i primi gol nell'Everton, ancora da minorenne, si è capito che quel giocatore sarebbe ben presto diventato un idolo. Così è stato, ha vinto 5 campionati inglesi, 3 coppe di Lega,5 Community Shields, una Coppa dei Campioni, un Mondiale per club e tante sue prodezze sono rimaste negli occhi degli amanti del calcio. Una, ricordo indelebile, è la rete in rovesciata segnata al City in un derby di Manchester. Nel settembre scorso è entrato nella storia del calcio inglese trasformando un rigore contro la Svizzera e ottenendo in questo modo il suo 50/o gol in nazionale. Gli è valso il sorpasso nei confronti di
Bobby Charlton, e il titolo di miglior marcatore di sempre con la maglia dei Tre Leoni.
Poi però, a febbraio, in una partita contro il Sunderland, ha accusato un problema a un ginocchio con interessamento dei legamenti, con la prospettiva di star fermo due mesi e qualche nube sul futuro. Ma 'Wazza' ha vinto anche questa corsa contro il tempo e ci sarà: possono dire che il suo ciclo, e quello dei Gerrard e dei Lampard, non ha fatto vincere nulla all'Inghilterra, ma lui è ancora là, gioca e si batte come un tempo e i Kane e Vardy dovranno aspettare il loro turno. Wayne è una roccia, non si buttò giù neppure quando arrestarono suo padre e uno zio per una vicenda poco chiara di scommesse. Peccato solo che abbia inciso poco ad Euro 2012 e nel Mondiale brasiliano, ma questo è uno stimolo in più per fare bene in Francia.