E' l'icona del calcio propositivo, della classe, dell'eleganza, della tecnica sopraffina al servizio della squadra. Ha una faccia pulita e soprattutto vincente, Andres Iniesta, centrocampista d'attacco del Barcellona e della Spagna, uomo per ogni stagione, che sa sempre cosa fare con il pallone fra i piedi e riesce a farlo sempre meglio degli altri. Non a caso è uno dei giocatori più vincenti della storia del calcio: la sua bacheca non ha paragoni, fra innumerevoli titoli e Coppe del Re, Champions, Coppa del mondo, d'Europa, Mondiali per club, Supercoppe europee e spagnole, si perde il conto. Unico neo: gli manca il Pallone d'Oro, che probabilmente avrebbe meritato nel 2010, quando decise la finale dei Mondiali in Sudafrica, a Johannesburg, nei supplementari della finale contro l'Olanda.
Iniesta è il centrocampista moderno per eccellenza, soprannominato 'Don Andres', o 'Il professore', è partito dall'inesauribile 'cantera' barcellonista, prima di salire alla ribalta e di affermarsi nella squadra blaugrana. Classe 1984, ha esordito con le Furie rosse nel 2006, con le quali è riuscito anche a esordire nel Mondiale di Germania contro l'Arabia Saudita. Di lì a poco è diventato un elemento insostituibile, un calciatore dotato di un tocco magico, di una visione di gioco che ha pochi paragoni e di meravigliose quanto geniali invenzioni nella trequarti avversaria.
Iniesta è sinonimo di calcio, esaltazione della tecnica. Disegna geometrie imprevedibili e regali, trasformando le cose più complicate in semplici esercizi con la palla al piede. La Spagna è nei suoi piedi e nella sua testa, anche perchè spesso riesce pure a trovare la via del gol. Trovargli un difetto è impossibile. (FAN)