Ivan Rakitic è la stella di prima grandezza nello scacchiere croato. Non l'unica, a dire il vero, ma una delle tante, in una squadra così talentuosa a prescindere dai reparti. Il centrocampista del Barcellona, classe 1988, è un elemento tanto dotato tecnicamente da divenire una pedina quasi determinante nello scacchiere di Luis Enrique.
Approdato in Spagna, per vestire la maglia del Siviglia, dopo avere giocato nello Schalke 04, Rakitic nel 2014 è stato prelevato dal Barcellona, non una squadra qualunque. E' nato in Svizzera, ha vestito la maglia rossocrociata delle squadre giovanili, poi ha scelto di giocare nella Nazionale del Paese dei genitori. Cresce nel Basilea, dove esordisce a 17 anni nell'allora Coppa Uefa. Nel 2007 contribuisce al successo nella Coppa di Svizzera e viene eletto miglior giocatore del campionato elvetico; poi, si trasferisce in Germania, nella squadra di Gelsenkirchen, dove gli viene fatta indossare la maglia numero 10. Sempre nel 2007 esordisce nella Nazionale croata, contro l'Estonia, segnando un gol, quindi gioca tutte le partite di qualificazione ai Mondiali 2010. Nel 2011 passa al Siviglia e nel 2014 al Barcellona delle stelle, dove non fatica a trovare un posto da titolare. Decisivo anche nella finale di Champions del giugno scorso, vinta dai blaugrana a Berlino, contro la Juventus.
E' dotato di una visione di gioco straordinaria, di un magnifico senso tattico, calcia indistintamente con il destro e il sinistro, capace di favolose aperture che spesso gli sono valse delle vere e proprie standing ovation del pubblico del Camp Nou, abituato a determinate mirabilie. Rakitic è un centrocampista moderno, che sa sempre come muoversi e vede come pochi la porta, grazie a una precisione invidiabile nel tiro.