E' l'Argentina la seconda semifinalista, approda nella Top 4 di Qatar 2022 anche lei, così come la Croazia, dopo una vittoria ai rigori. Messi (a segno anche oggi, dal dischetto) e compagni mandano a casa l'Olanda, come otto anni fa nella semifinale di Brasile 2014, quando anche anche allora furono i penalty a decidere la contesa. Martedì prossimo non ci sarà la rivincita della finale dell'ultima Coppa America, contro gli acerrimi rivali del Brasile, ma la sfida ai vicecampioni del mondo in carica, quella Croazia che cerca la seconda finale consecutiva.La cronaca
Per il ct Dalic sarebbe un'impresa riuscita finora, da tecnici, solo a Beckenbauer e Bilardo, che si affrontarono sia a Messico '86 che a Italia '90, e nel secondo scorso al grande Vittorio Pozzo. Ma sulla strada dei croati ci sarà Messi, il fenomeno dei sette Palloni d'Oro, alle cui spalle soffia un vento favorevole che potrebbe spingerlo fino all'atto decisivo, possibilmente da non fallire come invece avvenne nel 2014 al Maracanà. Intanto l'Albiceleste, come da tradizione contro gli olandesi, ha dovuto soffrire più del previsto, dato che all'82' vinceva per 2-0 e a quel punto nessuno avrebbe immaginato che un'Olanda fino a quel momento prima nel possesso palla (57%) però mai incisiva, riuscisse a riprendere la partita. Ma Louis Van Gaal è un santone del calcio, magari non sempre simpatico ma che ne sa una più del diavolo, così anche questa volta ha tirato fuori un asso dalla manica. Otto anni fa si inventò la sostituzione del portiere prima dei rigori, mandando dentro lo specialista Krul che gli diede la vittoria nel quarto di finale contro il Costarica. Oggi invece ha messo, al 33' st, dentro l'attaccante Weghorst, una 'pertica' di 1.97 che ha fatto la differenza realizzando una doppietta e dando il pari agli arancioni. Ma non è tutto, perché la mano di Van Gaal si è vista anche nel modo in cui, al decimo minuto di recupero, l'Olanda ha pareggiato: punizione per gli arancioni e schema eseguito alla perfezione dall'atalantino Koopmeiners, che invece di tirare in porta, come ci si aspetterebbe da uno specialista come lui, ha servito Weghorst in area per la rete del 2-2. Da mangiarsi le mani per gli argentini, protagonisti assieme ai rivali di un'autentica battaglia al punto che a un certo punto si è persa la conta degli ammoniti. Prima delle prodezze olandesi, nei tempi regolamentari l'Argentina, oggi schierata con la difesa a tre, aveva trovato l'1-0 al 35' grazie a una stupenda giocata di Messi che serviva 'no look' l'ex udinese Molina, rapido a mettere in rete. Il raddoppio al 28' della ripresa, su rigore, dopo un fallo in area su Acuna: Messi non falliva contro il gigante ex Foggia Noppert. Poi l'incredibile, con dieci minuti di recupero e Weghorst che fa 2-2 al centesimo minuto di gioco. Così, mentre dalla tribuna il talismano Mario Kempes, protagonista di un altro Argentina-Olanda (la finale del 1978), si sbracciava, l'Albiceleste riusciva a imporsi dal dischetto grazie alle prodezze del suo poetiere Emiliano Martinez e al penalty decisivo trasformato dall'altro Martinez, l'interista Lautaro. Finalmente una soddisfazione anche per lui, che finora aveva vissuto un Mondiale opaco. Adesso fra gli scontenti dell'Argentina rimane Dybala, eterna riserva di Messi in nazionale e quindi destinato a non giocare mai. La Pulce nno si tocca, sognando il terzo titolo mondiale.