Inserito nello stesso girone di Germania e Spagna, corazzate del calcio mondiale, il Giappone non può certo essere definito un prescelto dalla Dea bendata in sede di sorteggio per il Qatar. Anzi, la fortuna gli ha proprio voltato le spalle. Quella che verrà, per la Nazionale dei 'Samurai', è la settima partecipazione a una fase finale della Coppa del mondo di calcio; in altre parole, dal 1998, ossia dal torneo iridato ospitato per la seconda volta nella storia dalla Francia, i nipponici sono sempre stati presenti ai Mondiali.
Prima di allora, il Giappone ai Mondiali non c'era mai andato, segno evidente di un'inversione di tendenza - ma forse sarebbe meglio chiamarla evoluzione - del movimento calcistico nella terra del Sol levante, storicamente dedito a discipline come il sumo o il karate. Nell'ultima edizione dei Mondiali, quattro anni fa in Russia, il Giappone è riuscito a superare il primo turno, ma c'era riuscito anche nel 2002 (ai Mondiali ospitati in condominio con la Corea del Sud) e nel 2010 in Sudafrica. Il Giappone poteva diventare la terza Nazionale asiatica a raggiungere un quarto di finale della Coppa del mondo, dopo la Corea del Nord nel 1966 (l'Italia di Edmondo Fabbri ne sa qualcosa) e la Corea del Sud nel 2002 (anche in questo caso a spese degli azzurri, questa volta guidati da Giovanni Trapattoni): in vantaggio per 2-0, in Russia venne sconfitto per 3-2 dal Belgio. Nell'ultima edizione dei Mondiali, inoltre, i giapponesi sono riusciti a realizzare 6 gol, migliorando di una rete il massimo storico in tema di capacità realizzativa, stabilito nel 2002 in casa. Keisuke Honda, ex centrocampista del Milan, ha segnato in tre edizioni diverse della Coppa del mondo diverse: nel 2010 in Sudafrica, nel 2014 in Brasile e, appunto, nel 2018 in Russia. La qualificazione dei 'Blue Samurai' a Qatar 2022 è arrivata con un turno d'anticipo. La formazione nipponica ha battuto 2-0 l'Australia a Sydney, costringendo poi i 'canguri' a passare dagli spareggi. Una doppietta di Kaoru Mitoma, centrocampista avanzato del Brighton di De Zerbi, ha mandato in Paradiso il Giappone, garantendogli il visto per il torneo qatarino. Yasuhito Endō, con 152 presenze, è il giocatore che ha indossato più di tutti la maglia della Nazionale nipponica. Molti calciatori giapponesi giocano in Europa, nei campionati più importanti: dalla Germania all'Inghilterra, dalla Francia alla Spagna. Tuttavia, non ci sono 'italiani', ma solo gente che è passata dalla Serie A: come nel caso del fu interista Nagatomo, che oggi ha 36 anni; dell'ex bolognese Takehiro Tomiyasu o dell'ex doriano Maya Yoshida. La squadra giapponese è guidata dal 54enne Hajime Moriyasu, chiamato sulla panchina dopo la fine dei Mondiali del 2018. Il giocatore-chiave è Takumi Minamino, che gioca nel Monaco, mentre proprio Mitoma è l'elemento da tenere d'occhio. Il ct non è riuscito a regalare il successo nell'ultima Coppa d'Asia, che è stata vinta dal Qatar in finale proprio contro i 'Blue Samurai' (per la prima volta sconfitti all'ultimo atto del torneo). L'età media della squadra supera di poco i 27 anni.