Imbattuta da 35 partite, e quindi a due match dal record di 37 dell'Italia di Mancini (che ai Mondiali non ci sarà) l'Argentina arriva in Qatar reduce da due trionfi, nella Coppa America del 2021 e nella Finalissima del 2022 in cui, a Wembley, ha annichilito gli azzurri. E ora il mantra in Qatar per i ragazzi di Scaloni sarà soltanto uno: continuare a vincere.
Mai come questa volta, pur senza dirlo apertamente, l'Albieleste è convita di poter centrare la terza stella, ovvero il suo terzo Mondiale. Anche perché, è la convinzione generale, questo sarà l'ultimo torneo iridato di Lionel Messi e il sette volte Pallone d'Oro non può lasciare senza aver vinto neppure una volta il titolo che più conta, quello che coloro ai quali viene paragonato per classe pura, come Pelé, Maradona e Ronaldo Fenomeno, hanno conquistato. Oltretutto, per la prima volta Messi arriverà al Mondiale non 'spompato' da una sessantina di partite giocate con la maglia del suo club, e anche questo può rivelarsi un asso nella manica di Scaloni. A fornire alla Pulce ulteriori stimoli è il fatto che nei quattro Mondiali finora disputati non ha mai realmente inciso, forse anche a causa della stanchezza (non è mai stato lo stesso di Barcellona), come testimonia il fatto che nelle partite ad eliminazione diretta, dal 2006 al 2018, non ha mai segnato. Così ora vuole essere protagonista assoluto e tornare ad essere il re del pallone.
Inoltre agli argentini ancora bruciano la sconfitta in finale nel 2014 (quante volte Higuain avrà ripensato a quel gol mangiato...) e l'eliminazione già negli ottavi di finale nel 2018 contro la Francia. Intanto proprio Messi, parlando di recente del Mondiale, ha cercato di fare da pompiere. "Per noi argentini è difficile rimanere sereni, siamo sempre candidati alla vittoria - le sue parole -, ma il Mondiale è molto difficile. Devono accadere tante cose per essere campioni. Ci sono tante squadre che vogliono il titolo; le favorite sono sempre le big come Germania, Brasile, Francia, Inghilterra e Spagna ma se devo sceglierne due, penso che Brasile e Francia siano le migliori. La Francia ha giocatori impressionanti come Mbappé e un'idea molto chiara di gioco".
Un modo come un altro per togliersi dalle spalle un po' di pressione, intanto per preparare il Qatar Scaloni ha dovuto fare i conti con gli infortuni e l'affollamento dei calendari dei vari campionati europei, che ha messo a dura prova la tranquillità del ct ex riserva della Lazio. Il quale quando entrò in carica sembrava un tecnico ad interim, che sarebbe durato poco e invece è ancora lì, e adesso spera di vincere il Mondiale, magari confidando nei gol di Lautaro Martinez e del talentuoso Julian Alvarez, molto apprezzato anche da Guardiola nel Manchester City. Così l'Argentina è ancora lì, nelle prime file, offredo squarci di calcio spettacolo come a Wembley contro l'Italia e magari zittendo i detrattori (in primis i brasiliani), secondo i quali quelli dell'Albiceleste picchiano come fabbri e a volte sembrano quelli che in Inghilterra vennero a suo tempo definiti 'animals'. Ma pur di vincere un altro titolo, sembra essere il credo di Scaloni, va bene tutto.