Un duello fra Palloni d'oro che mette in palio un posto in finale. C'è grande attesa per la prima semifinale di Qatar 2022, quell'Argentina-Croazia che replica un confronto che ci fu anche, nella fase a gironi, a Russia 2018, dove i croati annichilirono i rivali con un netto 3-0. Fu il prologo di un'avventura che per la nazionale con la maglia a scacchi durò fino all'atto conclusivo, la sfida per il titolo persa contro la Francia. Modric si augura che, contro gli argentini, la storia si ripeta, Messi spera invece che vada a finire diversamente perché mai come questa volta sente che la grande conquista, con cui suggellerebbe una carriera leggendaria, è vicina.
Intanto è curioso notare che i due vincitori del Premio di 'France Football' si sono fronteggiati per la prima volta a livello di nazionali nel 2006, quando Leo aveva appena 18 anni e fu l'autore di uno dei due gol che all'Argentina non evitarono la sconfitta per 3-2 in amichevole a Basilea. E quello fu il giorno dell'esordio nella nazionale maggiore di Modric che di anni ne doveva ancora compiere 21, giocava nella Dinamo Zagabria ed era seguito dagli osservatori di mezza Europa: era facile capire perché, come poi il tempo ha dimostrato.
Sedici anni dopo i due fuoriclasse si ritrovano di fronte, intanto Messi sembra diventato improvvisamente 'cattivo' e il video del suo "scemo, cosa guardi?" rivolto all'olandese Weghorst prima di un'intervista televisiva del dopopartita di Argentina-Olanda è diventato virale. Alla Pulce ha fatto il verso perfino la moglie Antonela, ed è meglio prenderla a ridere perchè intanto sul numero dieci piovono accuse di antisportività per le mosse e le smorfie verso la panchina olandese dopo la fine dei rigori, e per le frasi su Van Gaal. A tutti Messi vorrà rispondere martedì sul campo, dove vuole trascinare l'Argentina alla finale che per lui sarebbe la seconda dopo quella, sfortunata, del 2014. Ma Leo potrebbe non avere al fianco il suo 'scudiero' preferito in questo Mondiale, quel De Paul fin qui perfetto ma che è in dubbio per un problema muscolare. I medici sembrano comunque ottimisti. Lo sono meno per l'altro dubbio di Scaloni, ovvero quel Di Maria le cui condizioni fisiche incerte prima di ogni partita sono diventate una 'tradizione' di questa Albiceleste che sogna il terzo titolo mondiale, e in cui c'è un Paulo Dybala che finora non ha visto il campo. Al posto dello squalificato Acuna ci sarà Tagliafico, mentre l'altro giocatore che deve scontare la sanzione disciplinare, l'ex udinese Montiel, non sarebbe comunque partito titolare. In allenamento Scaloni ha provato sia il 4-3-3, modulo previsto se ci sarà Di Maria, che il 3-5-2 che sarebbe forse più utile per limitare le capacità di palleggio dei croati. Ma il tecnico non esclude nemmeno di utilizzare il classico 4-4-2.
E la Croazia? In questo ore il ct Zlatko Dalic ripete che i suoi non temono nessuno e che la sua squadra ha il centrocampo migliore del Mondiale, grazie a Brozovic, Modric e Kovacic, ovvero quello che la stampa croata ha definito "il triangolo magico". Quanto a Messi, "andare a fermarlo nell'uno contro uno non sarebbe una buona idea", ecco allora che per lui andrà preparata una 'gabbia' che "gli impedisca di ricevere il pallone e di trasmetterlo ai compagni". Tutta teoria che dovrà essere applicata sul campo. Nel frattempo il ct 'accarezza' Modric, sogno di mercato della Roma (se sarà svincolato, ovvero non rinnoverà con il Real Madrid)) per la prossima stagione: "il suo livello di prestazioni è incredibile per uno che ha 37 anni - le parole di Dalic -. Ma il segreto del suo successo è la serietà con cui si allena, il suo comportamento è impeccabile, Luka vive per il calcio". E magari per riuscire a giocare un'altra finale mondiale.