"Vogliamo vincere la Coppa del Mondo. Le mie non sono parole vuote, se non hai fame nelle semifinali dei Mondiali"...: il ct del Marocco, Walid Regragui, non nasconde le sue ambizioni. Domani la sua nazionale sfida i campioni del mondo in carica della Francia, una sfida nella sfida che non sa solo di calcio. I milioni di tifosi marocchini emigrati in Europa sognano di festeggiare di nuovo, Parigi è in allerta, e l'obiettivo della squadra rivelazione di Qatar 2022, la prima nazionale africana a giocarsi una semifinale mondiale, è quello di continuare a sorprendere. E vincere per "l'Africa e il mondo arabo", come dice il suo ct.
Regragui, 47 anni, vera rivelazione di questo Mondiale, è nato nella regione parigina, a Corbeil-Essonnes, e ha trascorso quasi tutta la sua carriera professionale in Francia, a Tolosa, Ajaccio o Grenoble. Poi, è arrivato sulla panchina del Marocco per sostituire Vahid Halilhodzic, a fine agosto. "Ho la doppia nazionalità, è un onore e un piacere incontrare la Francia - ha assicurato - sarà una partita speciale per i miei parenti, la mia famiglia, i miei amici". E non solo per loro.
"Abbiamo fiducia, vogliamo scrivere la storia, portare l'Africa sul tetto del mondo - prosegue Regragui nella conferenza stampa della vigilia - Forse abbiamo fatto il viaggio più difficile, ogni volta ci è stata pronosticata l'eliminazione e siamo ancora qui, con i nostri valori. Domani lotteremo per andare oltre".
Regragui conosce bene il valore dell'avversaria di domani ("la Francia è la migliore squadra del mondo"), ma conosce anche le potenzialità dei suoi uomi e si appresta a vivere questa storica semifinale con spavalderia. "Dovranno essere forti per eliminarci, anche se sappiamo che tutti i pronostici sono contro di noi - sottolinea - Abbiamo fiducia e non siamo stanchi; no, non si può essere stanchi quando sei alle semifinali della Coppa del Mondo".
"Abbiamo tanti infortuni, ma stiamo recuperando bene, abbiamo uno staff medico di alto livello, ogni giorno porta buone notizie - ha spiegato il tecnico in conferenza stampa - Metteremo in campo la migliore squadra possibile, con giocatori al 100%". Nayef Aguerd, colpito dall'influenza ed out contro il Portogallo per un problema al tendine del ginocchio, si sta allenando, ma è in dubbio per domani. Stesso discorso per il capitano Romain Saiss, mentre ha recuperato Noussair Mazraoui.
"Se la Francia ci lascia il possesso, lo prenderemo ma non credo che ce lo lasceranno. Quindi dovremo sapere come impedire loro di tirare in porta. Penso che i giornalisti europei non apprezzino il fatto che giochiamo un po' come le squadre europee. Vogliono dire: erano carini questi africani che ballavano... È finita, vogliamo vincere. Forse domani sembrerò un idiota e la gente mi dirà che ho parlato troppo, ma ci crediamo".
Una fiducia che, assicura il ct del Marocco, valica i confini nazionali. "Vogliamo vincere per l'Africa, per i Paesi in via di sviluppo nel calcio. Ripeto, non siamo stanchi, domani correremo, per l'Europa, per l'Africa, per il Maghreb, per i nostri fratelli dell'Africa sub-sahariana, tutti quelli che hanno sognato di vedere l'Africa in finale o in semifinale del Mondiale: non voglio che tra 40 anni facciamo la stessa conferenza stampa per dire che abbiamo la possibilità di riportare in finale una squadra africana", Ma c'è un messaggio anche per le folle di tifosi che vivono in Francia. Regragui ricorda loro che la partita di domani contro i Bleus deve essere una festa" e "non ci devono essere incidenti". "Il calcio è un modo per unire le persone, per lanciare messaggi positivi, penso che in Francia debba essere una festa", ha concluso. "Per i marocchini cresciuti in Francia, gli africani, deve essere una festa, è solo calcio, che si vinca o si perda, eccessi come quelli accaduti in Belgio non devono avvenire. Domani vinca il migliore. Se non passiamo, ci congratuleremo con i francesi. Se passiamo sono sicuro che si congratuleranno con noi". (ANSA).