L'ostacolo Marocco separa la Francia dalla possibilità di sfatare la 'maledizione dei campioni': è dal 1998, dal Brasile di Ronaldo, che un campione in carica non arriva in semifinale o in finale e addirittura dal 1962, dal Brasile di Pelé, che non bissa il successo.
E se alla vigilia del mondiale nessuno in Francia avrebbe pensato che il penultimo ostacolo sarebbe stato la nazionale marocchina, il tecnico Didier Deschamps invita tutti a non sottovalutare il Marocco. Una delle squadre che si è dimostrata più prolifica se la vedrà con la difesa più impenetrabile del mondiale. La sfida tutta Psg fra Mbappé e Hakimi si preannuncia come una delle chiavi tattiche della partita di domani sera: Mbappé (come del resto Giroud che ha un solo gol in meno) è in corsa per la vittoria della classifica marcatori della quale è attualmente in testa, Hakimi è probabilmente uno dei migliori difensori di questo mondiale.
"Il Marocco - dice l'allenatore campione del mondo del 2018 - finora ha preso solo un gol, per di più su autorete, ma ciò non vuol dire che sia forte solo in difesa. Se fosse una squadra che pensa solo a distruggere il gioco avversario non sarebbe arrivata in semifinale. Io dico che è un team molto ben organizzato in campo e che in avanti ha gente che sa rendersi pericolosa".
Deschamps potrebbe non avere a disposizione Upamecano e Rabiot che non hanno svolto la seduta di rifinitura di allenamento, ma vista l'abbondanza di qualità della rosa francese è complicato parlare di problemi di formazione. Se non dovessero farcela sono già pronti Konaté in difesa e Fofana a centrocampo. Confermatissimo, invece, l'assetto offensivo con Giroud punto di riferimento, Mbappé, Griezmann e Dembelé alle sue spalle. Dovrebbe esserci pure Tchouameni, rimasto a riposo lunedì dopo un colpo preso a un polpaccio nel quarto contro l'Inghilterra, ma che si è regolarmente allenato con il resto della squadra.
E anche se i Bleus sono una squadra composta da gente abituata a vincere e a misurarsi su grandi palcoscenici, potrebbe non essere un dettaglio il fattore campo: lo stadio, domani sera sarà infatti tutto a favore del Marocco. "So bene - prosegue Deschamps - che ci sarà un grande tifo per loro, so anche come questo appoggio sia molto rumoroso, è una certezza, il mio staff mi ha relazionato anche su questo. E' bene che i miei sappiano cosa li aspetta, ma per fortuna non sono i tifosi che segnano i gol. In ogni caso siamo pronti per un certo tipo di atmosfera". A sostegno dei campioni del mondo in carica sarà allo stadio anche il presidente Emmanuel Macron.
Un'altra sfida a distanza che può essere decisiva, soprattutto se nemmeno i tempi supplementari dovessero bastare a decretare un vincitore, è quella fra i portieri. Il marocchino Bonou è stato uno dei protagonisti, mentre Hugo Lloris comincia ad accarezzare il sogno di alzare, da capitano, la coppa per la seconda volta consecutiva. "Il Marocco - dice - è una squadra formidabile, servirà una concentrazione estrema anche perché lo stadio farà il tifo per il Marocco. Non si può che avere ammirazione e rispetto per il loro percorso, non si arriva a questo livello per caso: quando una squadra è capace di battere il Belgio, la Spagna e il Portogallo e di finire prima nel girone è perché ha qualità sia in campo che fuori, in termini di coesione e spirito di squadra".