Primo tweet non calcistico di Gervinho, il quinto da quando sono iniziati i Mondiali in Brasile: "Adoro (queste campagne) in Brasile, ricordati sempre di proteggere la tua porta". Il messaggio del fuoriclasse della Costa d'Avorio e della Roma non è destinato a Copa Barry o Morgan De Sanctis, ma è un invito rivolto ai milioni di tifosi brasiliani (o venuti in Brasile per seguire la squadra del cuore) a proteggersi contro l'aids. "Proteggi la porta" è il nome della campagna anti aids avviata in Brasile in concomitanza dei Mondiali. Il logo è un pallone da calcio, all'interno del quale appare il tradizionale fiocco rosso accanto allo slogan "Proteja o gol". L'invito ai tifosi è semplice: "Nessa partida, não deixe a AIDS marcar", in questa partita, non far segnare l'AIDS. Una campagna che sfrutta alcuni dei più famosi campioni mondiali: oltre a Gervinho, il brasiliano del Psg David Luiz o l'ex campione tedesco Michael Ballack. Una campagna analoga si era verificata quattro anni fa in Sudafrica: quella brasiliana prevede tra l'altro la distribuzione di due milioni di preservativi nelle città che ospitano le partite, la possibilità di effettuare test volontari per l'Hiv in unità mobili messe a disposizione dal ministero della salute, oltre alla campagna pubblicitaria affidata ai campioni del Mondiale.
Loving it in #Brazil – always remember to protect your goal http://t.co/tKodJLDMJA @UNAIDS #protectthegoal pic.twitter.com/MUMb6Myyhl
— Gervinho (@GervinhOfficial) 18 Giugno 2014