Dodici anni, un'eternità. Tanto tempo è trascorso dall'ultima apparizione ad un Mondiale dei Diavoli Rossi, tanto da lasciare il tempo di maturare un'irresistibile voglia di rivincita. Con il campioncino Hazard e una squadra di ottimi elementi, finiti in un girone equilibrato, i belgi di Marc Wilmots possono guardare agli ottavi e oltre. Era il 2002, mondiali di Corea-Giappone, e un buon Belgio si ritrovò agli ottavi dopo aver giocato un bel girone e fu battuto dai futuri campioni del Brasile.
Un 2-0 che ancora scotta, soprattutto a due che fanno parte anche di questa spedizione, 12 anni dopo: Daniel Van Buyten, 36 anni, pilastro del Bayern e...Wilmots. Non solo, infatti, il ct era in campo quel giorno, ma a lui fu annullato un gol regolare nel primo tempo e il buon Marc se l'è legata al dito. Otto vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta, 18 gol segnati e soltanto 4 subiti, sono un ruolino di marcia che pochi possono vantare nelle qualificazioni mondiali, e in un girone ostico, con Croazia, Serbia e Scozia.
Wilmots, salito in panchina nel 2012, ha scelto il collettivo, la solidità della squadra, sacrificando, quando serve, sprazzi di genialità all'imperativo del bene comune. "Sono subito stato chiaro - racconta - se qualcuno tradisce lo spirito di gruppo, lo sbatto fuori. Chiunque sia. La base è il gruppo, non l'individuo. Chi non lo capisce e decide di fare da solo, perde il posto". La ricetta-Wilmots è riuscita a creare l'amalgama fra giocatori affermati come Kompany e Fellaini, e i ragazzini della nidiata d'oro guidata da Hazard ma ricca anche del portiere Courtois e del centrocampista de Bruyne.
Nonostante "nonno" Van Buyten, la media della squadra è di 24 anni e l'impressione è che guardi al mondiale ma, in prospettiva, anche agli Europei che si giocheranno fra 2 anni vicino a casa, in Francia. "Sarei deluso se non arrivassimo agli ottavi - ammette Wilmots - è il mio primo obiettivo. Superato il girone, devi solo pensare di andare fino in fondo".
Unica vera brutta notizia di questi ultimi tempi, l'infortunio grave al cannoniere dell'Aston Villa, Christian Benteke, rottura del tendine d'Achille che l'ha tenuto fuori dal mondiale. Al suo posto, ancora linea verdissima: è arrivato a sorpresa il centravanti diciannovenne del Lille, Divock Origi