E' considerato il Brasile d'Africa. Una definizione che la dice lunga sui meriti, le capacità e le potenzialità di questa Nazionale. Il Ghana è approdato alla fase finale dei Mondiali brasiliani a vele spiegate: in maniera netta e inequivocabile, sbaragliando la concorrenza dell'Egitto, cui ha rifilato un umiliante 6-1, prima di essere sconfitto nella sfida-bis (2-1), ridotta davvero a una pura formalità. La supremazia delle Stelle nere mai è stata in discussione e, nel verdetto finale, ha influito anche la ritrovata vena di un elemento come Kevin Prince Boateng, tornato in Nazionale e in gol proprio all'ombra delle piramidi, contro gli eredi dei Faraoni.
Il trascinatore del Ghana, in Brasile, sarà proprio l'ex milanista - oggi allo Schalke 04 - che, assieme all'ex compagno di squadra Muntary e allo juventino Asamoah, formano lo zoccolo duro della squadra allenata da James Kwesi Appiah, ghanese di Kumasi, classe 1960, con un passato nell'Asante Kotoko (vi ha giocato per un decennio) e nella Juventus. Il compito che aspetta il selezionatore dei ghanesi non è dei più facili. Anzi. Il materiale umano a disposizione è di prima qualità, ma non sarà facile portare la termine l'opera di amalgama di tante stelle, fino a farle diventare una squadra, parte integrante di un progetto comune. Peraltro in poco tempo. Il problema dei ghanesi è proprio questo, sebbene alcuni di loro abbiano giocato assieme, negli stessi club, e si conoscano da anni.
Dunque, problemi di assemblaggio per il ct che, per il resto, spera di tenere fede alle promesse. Dal momento che, quella ghanese, fra le squadre africane pronte a partite per il Mondiale, è la più attesa: le si chiede quantomeno la qualificazione agli ottavi di finale, se non addirittura di ripetersi, quattro anni dopo l'accesso ai quarti in Sudafrica.
Nell'ultima Coppa d'Africa, il cammino del Ghana si è fermato in semifinale, quando si è arreso al Burkina Faso ai calci di rigore, ma ai Mondiali sarà diverso. Il reparto che fornisce la garanzie maggiori è il centrocampo, con Muntari, Asamoah e l'udinese Badu in grado di macinare chilometri ad alte velocità e ad altissime temperature, ma anche di assicurare qualità ed esperienza. In avanti ci pensa Asamoah Gyan, che detiene il record di gol in Nazionale (39), dopo averlo strappato all'ex torinista Abedi Pelè. Gyan ha un conto in sospeso con i Mondiali e in Brasile vuole riscattare l'errore dal dischetto commesso quattro anni fa, in Sudafrica, contro l'Uruguay, che privò il Ghana di una storica qualificazione alle semifinali.
I ghanesi sono alla terza partecipazione di fila alla fase finale della Coppa del mondo Fifa: nel 2006, in Germania, si fermarono agli ottavi (passarono il primo turno assieme all'Italia), nel 2010 ai quarti, ma eguagliarono il primato del Camerun a 'Italia '90'. Nel ranking della Fifa, il Ghana è la seconda Nazionale africana, dopo la Costa d'Avorio.