'Il Pistolero e il Matador'. Non è il titolo di un western ma i soprannomi di Luis Suarez e di Edison Cavani, i due 'goleadores' dell'Uruguay con i quali l'Italia dovrà vedersela martedì, nati nella stessa cittadina, Salto, e lo stesso anno, il 1987: il primo il 24 gennaio, il secondo il 18 febbraio. Entrambi 27/enni, entrambi attaccanti implacabili. La carriera dei due si é quindi sviluppata lungo binari paralleli: i primi calci al pallone l'hanno dato nei campetti di Salto, poi sono esplosi a Montevideo, quindi il decollo verso la fama e l'Europa. Tutte cose note in Uruguay. Il che non toglie la curiosa coincidenza, in un paese dove i racconti e gli aneddoti sul mondo del calcio certo non mancano. E che, pur se con alterne fortune, rimane comunque una potenza a livello di nazionali. Le case dei genitori dei piccoli 'Luisito' ed Edinson non si trovavano tra l'altro molto lontane una dell'altra. I loro familiari non riescono comunque a ricordare se da bambini abbiano qualche volta giocato insieme.
"Anche se voleva sempre scappare dietro il pallone, Edinson era bravo e sono molto orgogliosa di lui. Dico sempre a tutti che sono stata la 'teacher' di Cavani", ha raccontato Cecilia Pascale, maestra d'inglese del Collegio Salesiano 'salteno', dove ha studiato l'attaccante del Psg. Prima di essere preso dal Danubio di Montevideo, Cavani è rimasto a Salto fino ai 15 anni, quindi più a lungo di Suarez, il quale insieme ai cinque fratelli, a sei anni, lasciò la città insieme ai genitori, che si trasferirono nella capitale alla ricerca di una miglior fortuna. Oltre al 'Pistolero' e al 'Matador' anche un altro grande attaccante 'uruguayo' degli anni '60 e '70, Pedro Virgilio Rocha, quattro mondiali alle spalle, è nato a Salto, 300 km da Montevideo, circa cento mila abitanti, non lontano dal Brasile e a ridosso della frontiera con l'Argentina: un luogo con 'la percentuale' di goleador professionisti più alta al mondo e dove evidentemente i bambini hanno ben chiaro fin dalla culla da che parte sia la porta della squadra rivale.
