Gigi Buffon a valanga. "E' il fallimento di tutti", ammette il capitano azzurro. E poi punta il dito contro quelli che accusano "i vecchi" che sono "sempre gli stessi a tirare la carretta". Chiellini parla di arbitro che ha "falsato la partita", qualcuno - come Verratti - piange. Lo spogliatoio azzurro è evidentemente a fine corsa, Andrea Pirlo si è congedato con un discorso, la pagina è voltata. Ma con parecchi conti ancora da saldare: "tutti hanno dato quello che potevano - dice Buffon - qualcuno un po' meno di quello che poteva, altri addirittura di più. Altri hanno dato poco, ma perché era quello che avevano". Gigi Buffon accoglie la decisione di Cesare Prandelli di lasciare come quella di un uomo che dimostra "trasparenza, spessore morale e dignità". Oggi, aggiunge impietoso, "è il giorno di un fallimento, è inutile girarci intorno. C'è solo frustrazione, avevamo cominciato bene e poi alla fine ci siamo scontrati con la dura realtà. Mentalmente siamo usciti". Con il capitano non è d'accordo Chiellini, che se la prende con l'arbitro che, secondo lui, "ha falsato la partita": "adesso si parlerà di fallimento - dice il difensore juventino - ma la partita è stata condizionata dall'arbitro, c'è stata una disparità di giudizio incredibile. Ridicolo il rosso a Marchisio e la mancata espulsione di Suarez. Il morso? E' stato chiaro, netto, c'è anche il segno". "Non giudico niente" sono le uniche parole di Marchisio, che esce infuriato. "So che ci saranno polemiche - dice fra le lacrime il migliore in campo, Marco Verratti - ma noi ce l'abbiamo messa tutta. Qualcuno ha giocato anche tre mondiali, ma può capitare anche una sola volta nella vita. E' un'occasione irripetibile, e ce l'abbiamo messa tutta".