L'assemblea elettiva della Figc per l'elezione del nuovo presidente è in programma l'11 agosto e da qui ad allora non sono previsti altri atti o incontri ufficiali. Giovedì, però, i due candidati incontreranno separatamente il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
I CANDIDATI
Sono i due che hanno depositato la loro candidatura e i rispettivi programmi entro il termine ultimo del 27 luglio scorso: Demetrio Albertini, vicepresidente dimissionario della Figc, e Carlo Tavecchio, vicepresidente vicario della stessa federazione, sostenuti il primo da Associazione calciatori e associazione allenatori e il secondo dalle quattro Leghe.
CHI VOTA
A votare l'11 agosto, a scrutinio segreto, saranno 278 delegati, come da regolamento approvato nell'ultima assemblea, con questa suddivisione: Lega Serie A, 20 delegati; Lega Serie B, 21; Lega Pro, 60; Lega Dilettanti, 90 delegati; atleti (Assocalciatori), 52; tecnici (Assoallenatori), 26; arbitri (Aia), nove. C'e' pero' da tener presente che i voti dei delegati hanno "pesi" percentuali diversi. La parte del leone la fa la Lega dilettanti con il 34%, seguita da Aic (20%), LegaPro (17%), Lega Serie A (12%), Aiac (10%), Lega Serie B (5%) e Aia (2%).
I QUORUM PER L'ELEZIONE
In sede di assemblea, lo statuto della Figc prevede che l'elezione del presidente federale'' avviene al primo scrutinio quando un candidato riporti la maggioranza di tre quarti dei voti validamente espressi dai delegati componenti l'Assemblea''. Il quorum poi cala in progressione nelle successivi scrutini: al secondo basta la maggioranza di due terzi dei voti, al terzo basta la maggioranza dei voto. Superato senza successo il terzo scrutinio, ''si procede al ballottaggio tra i due candidati che abbiano riportato la piu' elevata somma percentuale di voti espressi. Viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi''.
COMMISSARIAMENTO
In caso di mancata elezione di un presidente da parte dell'assemblea della Figc, il Coni procederebbe al commissariamento. Spetta alla Giunta nazionale del Comitato Olimpico indicare il nome del commissario con una delibera, che va approvata dal Consiglio Nazionale.