Lo manda il 'Grande Satana', ma il calcio affratella le genti e nonostante il passaporto americano Steven Beitashour giocherà i Mondiali con l'Iran. Può farlo grazie alla nazionalità 'persiana' dei genitori, e dopo essere stato chiamato per due volte anche dagli Usa. Ma il ct Klinsmann gli aveva fatto capire che non lo avrebbe selezionato per il Mondiale, e allora questo 27enne difensore centrale (e all'occorrenza mediano) dei Vancouver Whitecaps, dove gioca dopo la militanza nel club della sua città, il San Josè Earthquakes, non ha avuto dubbi. Oltretutto si era fatta serrata la corte che gli faceva il ct degli iraniani, il portoghese Carlos Queiroz, giramondo che sul calcio statunitense la sa lunga.
La 'trattativa' sull'asse Teheran-California-Vancouver è andata avanti grazie anche ai buoni uffici del vice-allenatore dell'Iran, l'americano Dan Gaspar, l'altro personaggio che condividerà con Beitashour la particolare esperienza di far parte del 'nemico' pur avendo il cuore a stelle e strisce. La prima chiamata è arrivata lo scorso ottobre, in occasione del match contro la Thailandia. ''Desideravo troppo giocare un Mondiale - ha spiegato Beitashour - e quando ho intuito che Queiroz mi voleva sul serio gli ho detto di sì. Klinsmann mi ha capito. Non credo che per gli iraniani il mio passaporto statunitense costituisca un problema, qui si tratta di calcio e non di politica. Il nostro è uno sport amato da tutti, il soccer è un fattore che unisce. E poi voglio sottolineare un'altra cosa: in Iran ho trovato tanta gente che ama gli americani''.
Miracoli che il pallone ha già dimostrato di poter fare, come quando, nel 2006 nei pressi della stazione di Francoforte, supporter dell'Iran e degli Usa vennero a contatto ma solo per fraternizzare a base di canti e sventolio di bandiere. Ci fu anche il precedente del confronto diretto ai Mondiali di Francia '98, con i giocatori dei due team abbracciati prima dell'inizio. Ecco perchè non sarà così strano vedere un americano che gioca nell'Iran: un Mondiale di calcio è anche questo.