Lo chiamano XS, come le sue iniziali ma anche come la taglia più piccola, la extra small: Xherdan Shaqiri, 1 metro e 68, stella nascente del centrocampo del Bayern Monaco, può fare la differenza anche in Nazionale, dove Hitzfeld lo ha voluto far esordire giovanissimo già in Sudafrica. L'unica condizione affinché questo piccolo mastino dotatissimo tecnicamente possa diventare decisivo è che guarisca in tempo dai malanni muscolari che lo affliggono e non abbia ricadute.
E' infatti questo il suo tallone d'Achille, prevedibile se si considera che la taglia XS che va bene per la sua statura è tutt'altro che azzeccata per il diametro delle sue cosce, superiore di un centimetro a quelle di Roberto Carlos (60 cm contro 59). Un fascio di fibre perennemente a rischio per questo kosovaro-albanese naturalizzato svizzero che ha le qualità per essere un leader naturale ed è riuscito, a 22 anni, a farsi spazio nel Bayern campione d'Europa e in un ruolo in cui i titolari si chiamano Ribery o Robben. Cresciuto nel Basilea, Shaqiri è da tempo nel mirino delle principali società italiane.
Il Bayern, che ha battuto tutti nel 2012 aggiudicandoselo per 12 milioni e facendogli firmare un quadriennale, se lo tiene stretto. Secondo alcune voci di mercato, però, lo potrebbe usare come contropartita per arrivare a campioni difficili da strappare ai propri club, come Paul Pogba. Ma anche Inter e Roma si sono fatte vive per il piccolo trequartista svizzero che ha fra le sue qualità il tiro in porta di sinistro, accentrandosi dal limite destro dell'area di rigore.