La fantasia e la corsa al potere. Juan Guillermo Cuadrado Bello è una delle stelle più brillanti, nel firmamento del calcio colombiano, mai così prodigo di talenti come nelle ultime stagioni. Soprannominato 'La Vespa', per la sua velocità, indossa da un paio d'anni la maglia della Fiorentina. E' nato a Necoclì, il 26 maggio 1988, è cresciuto nel settore giovanile dell'Atletico Uraba, giocando da laterale destro di difesa. Nel 2007 approda nell'Independiente Medellin e, l'anno dopo, viene aggregato alla prima squadra.
Arriva in Italia nel 2009, grazie all'Udinese, sempre abile a scoprire giovani talenti in ogni parte del mondo. Con il club di Pozzo firma un quinquennale e, dopo l'esordio nel campionato di Serie A, viene ceduto in prestito al Lecce. I pugliesi retrocedono e Cuadrado torna in Friuli, quindi prende la strada della Toscana e finisce alla Fiorentina, che se lo aggiudica con la formula del prestito oneroso di un milione, con diritto di riscatto della metà del cartellino fissato a 5 milioni. Un anno dopo, il 17 giugno 2013, il club viola esercita il diritto di opzione sulla metà del cartellino e il giocatore colombiano resta così in comproprietà tra Fiorentina ed Udinese.
In un ipotetico 4-3-3, Cuadrado può giocare anche da quarto uomo di difesa, o anche da esterno d'attacco, grazie alla sua formidabile mobilità; in un eventuale 3-5-2 può fungere da quinto centrocampista. Il gioiellino colombiano si esibisce principalmente sulla corsia di destra ma, quando giocava in Colombia, èstato impiegato anche a sinistra. Lo stesso ct Pekerman, se costretto dalle circostanze, lo lascia a briglie sciolte proprio sul settore sinistro dello schieramento offensivo. Anche perchè, in pochi come Cuadrado sono capaci di puntare e saltare l'avversario. Alla 'Vespa' la natura ha donato un guizzo invidiabile che poi lui stesso ha arricchito e perfezionato con il gioco di gambe, il senso tattico, l'agilità.
Se parte negli spazi difficile da contenere, per via di una progressione straordinaria con la palla al piede. Deve migliorare la mentalità, riuscire a mettersi al servizio dei compagni, soprattutto nella fase di non possesso. E, se vuole trasformarsi in un giocatore veramente letale, deve perfezionare la precisione nel tiro, già di per sè piuttosto potente. Solo dopo averlo visto all'opera, i dirigenti della Viola si sono convinti a lasciar partire Alessio Cerci. Da allora Cuadrado è diventato il nuovo leader della curva Fiesole. Il Mondiale brasiliano, per lui, può davvero essere il trampolino di lancio definitivo. Nella prossima sessione estiva di mercato, sicuramente fra Udinese e Fiorentina potrebbe inserirsi qualche grosso club (su di lui ha da tempo messo gli occhi anche il Barcellona): molto dipenderà dal Mondiale e dalle prestazioni che riuscirà a offrire con la maglia della Colombia.