Il perché il presidente del Consiglio Matteo Renzi non commenta le vicende legate all'elezione del presidente della Figc è spiegato in tre articoli dello Statuto della Fifa che regolamentano l'autonomia delle federazioni e prevedono sanzioni (tra le quali la sospensione dalle competizioni con effetto immediato) in caso di ingerenze da parte di terzi. ''Se io dicessi una parola su Tavecchio come presidente del Consiglio forse Juve, Roma e Napoli non potrebbero giocare la Champions league'', le parole del Premier alla direzione nazionale del Pd. In realtà una ingerenza del Governo, prima delle elezioni dell'11 agosto comporterebbe l'esclusione di tutto il calcio italiano dalle competizioni, non solo dalla Champions.
Infatti, all'articolo 13 comma 1 lettera i) del suo Statuto, la Fifa sottolinea che ''i membri affiliati devono gestire i loro affari in modo indipendente e garantire che i propri affari non siano influenzati da terzi''. Nell'articolo 17, la Fifa delinea il principio dell'indipendenza delle federazioni: ciascuna federazione deve gestire i suoi affari in modo indipendente, senza influenza di terzi; i componenti deono essere eletti con una procedura che garantisca l'indipendenza dell'elezione; qualsiasi organismo che non viene eletto o nominato secondo il principio dell'indipendenza non sarà riconosciuto dalla Fifa. In caso di violazioni del regolamento sull'indipendenza delle federazioni, la Fifa, all'articolo 14, prevede la sospensione della federazione con effetto immediato. Ecco perché Renzi si è astenuto dai commenti.